Chiudo gli occhi.
Mani che scivolano,
afferrano la carne.
Lentamente,
profondamente.
Ardore.
Nessuno può fermarti.
Nessuno può fermarmi.
I nostri corpi sono in armonia con il cielo,
a tratti sinuosi a tratti violenti.
Il nero prende forma.
Non ci è permesso stare tra le stelle.
Noi non saremo mai le stelle.
Un bacio al centro del mio corpo.
Tremo.
Respiro lentamente.
Tutto si calma.
Tutto è sereno.
Apro gli occhi.
Ti cerco tra le mie dita,
tra i sapori.
Ma non ci sei.
Non sei mai stato qui.
Non sarai mai qui.
Per l’oppressione e adombramento mi rannicchio,
nascondendomi tra i rami di un cipresso nero.