Anna mi ha detto,
che non riesce a vedere un cielo sereno.
Non riesce più a provare niente.
Non riesce ad essere felice.
Anna mi ha detto,
che la sua vita si è ridotta ad una piccola scatola,
al cui interno c’è sempre una bottiglia.
Anna mi ha detto,
che dalla frustrazione conta i secondi,
per far passare il tempo.
Osserva l’orologio e aspetta di andare a dormire.
Anna mi ha detto,
che dalla disperazione le sue ossa iniziano a tremare.
Anna mi ha detto,
che ogni mattina quando si guarda allo specchio,
vede delle maschere nel suo volto
e che quando esce si tiene ad un muro
e quando parla respira affannosamente.
Anna mi ha detto,
che urla con la sua mente,
supplicandola di lasciarla in pace.
Anna mi ha detto,
che non prova gioia nel dialogare,
nel conoscere gente,
dice che non la capiscono,
che la rendono inutile.
Anna mi ha detto,
che non prova più amore nel vedere,
negli occhi di un uomo.
Prova rabbia e inadeguatezza.
Anna mi ha detto,
che non ama più la solitudine,
la sta uccidendo,
la sta sottraendo a delle possibilità.
Anna ogni mattina cammina lungo il fiume,
ama ancora il vento e le prime ore dell’alba.
Anna si sta sporgendo dalla grande ringhiera di cemento.
Si è seduta sopra il grande muro,
dice che è freddo
e che questa sensazione le dà gioia.
Anna è felice dopo tanto tempo.
Anna si sta toccando il cuore.
Anna ha appena scrutato un fiore lungo il fiume.
Anna ha appena detto che vuole essere Il Fiore.
Mancano solo tre secondi e finalmente Anna,
può raggiungere il fiume e nuotare.
Anna non sa nuotare.
Per Anna non esisterà più un cielo.
(Foto di mir._art)